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Io sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me, e io in lui,
porta molto frutto,
perché senza di me
non potete far nulla
(Giovanni 15,5)

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In Cristo Gesù
 IL MISTERO DI CRISTO

 

Il santo è partecipe del mistero di Cristo

 E’ santo chi è giunto alla maturità di uomo fatto, alla misura di età della pienezza di Cristo (Efesini 4,13)

Così parla dei santi il Concilio:

 Nel loro giorno natalizio infatti la Chiesa proclama il mistero pasquale realizzato nei santi che hanno sofferto con Cristo e con Lui sono glorificati (Concilio Ecumenico Vaticano II, Costituzione Sacrosanctum Concilium (SC), n. 104).
Il santo è partecipe della ricchezza del Cristo.

 L'imperscrutabile ricchezza di Cristo

A me che sono meno che l’infimo di tutti i santi fu data questa grazia di recare ai gentili la buona novella della imperscrutabile ricchezza di Cristo (Ef 3,8).

E ancora:

Giacché voglio sappiate che lotta sostenga… affinché siano consolati i loro cuori, uniti strettamente nell’amore, e giungano a possedere tutta la ricchezza della piena intelligenza, sì da conseguire la conoscenza del mistero di Dio, (cioè) Cristo, in cui sono tutti i tesori riposti della sapienza e della scienza (Colossesi 2,1-3).

San Paolo chiede preghiere per annunciare il mistero di Cristo:

pregando insieme anche per noi affinché Dio ci apra la porta della parola, e ci sia dato annunziare il mistero di Cristo, per il quale anche sono ora in catene (Colossesi 4,3)

In Cristo sono riposti i tesori della vita divina dei santi.

Io sono la vite, e voi i tralci (Gv 15,5).

Inserito in Cristo e consacrato col Battesimo e la Cresima, ogni fedele partecipa del suo sacerdozio regale.

…inserito nel Corpo Mistico di Cristo per mezzo del Battesimo, fortificati dalla virtù dello Spirito Santo per mezzo della Cresima, sono deputati dal Signore stesso all’apostolato. Vengono consacrati per formare un sacerdozio regale e una nazione santa (sfr. 1Pt 2,4-10), onde offrire sacrifici spirituali, mediante ogni attività e testimoniare dappertutto il Cristo (Concilio Ecumenico Vaticano II, Decreto Apostolicam Actuositatem (AA), n. 3).

GESU' IN NOI

…vivo non più io, ma vive in me Cristo…(Galati 2,20)

La Santissima Trinità è in ogni anima in grazia, e con il Padre e lo Spirito Santo c’è pure il Figlio.

Non si può parlare di una presenza di Gesù in noi come della presenza in noi della SS.ma Trinità. Tuttavia san Paolo afferma esplicitamente che Gesù, vero Dio e vero uomo, abita in noi per mezzo della fede.

…. Cristo dimori nei vostri cuori per mezzo della fede.. (Efesini 3,17).

È innegabile un contatto reale ed efficace non solo con la divinità, ma con l’umanità di Gesù, contatto che avviene per mezzo della fede, con l’adesione intima dell’anima a Lui, con la certezza del colloquio con Lui.

Devo credere che posso, in ogni istante, parlare a Gesù.

Tali incontri con il Cristo, che raggiungono il vertice nei sacramenti, si effettuano in ogni incontro di fede.
Tale incontro avviene con l’Uomo-Dio.

Sentiamo in tutto la realtà dell’invito di Gesù:

Venite a me voi tutti, che siete affaticati e oppressi ed io vi consolerò (Matteo 11,28)
…usciva da Lui una forza che guariva tutti (Luca 6,19)


Come nella sua vita mortale, così ora, dalla sua umanità unita alla divinità, esce una speciale virtù santificatrice.
I discepoli di Emmaus sentono, nello sconosciuto pellegrino che incontrano lungo il viaggio, Gesù irradiante e radioattivo.

E dissero l’uno all’altro: - Non ci ardeva forse il cuore in petto, mentre per istrada ci parlava e ci spiegava le Scritture? (Luca 24,32)


La Comunione spirituale