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Io sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me, e io in lui,
porta molto frutto,
perché senza di me
non potete far nulla
(Giovanni 15,5)

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Briciole di luce 09/2024

                                                                Il fascino del deserto

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Perciò, ecco, la attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore. Le renderò le sue vigne e trasformerò la valle di Acòr in porta di speranza. 
Là canterà come nei giorni della sua giovinezza, come quando uscì dal paese d'Egitto.
E avverrà in quel giorno - oracolo del Signore - mi chiamerai: Marito mio,
e non mi chiamerai più: Mio padrone (Isaia 2,16-18)

 Dopo il calore soffocante dell'estate, cerchiamo di riscoprire il refrigerio della Parola che scende dal Cielo, Parola che trasforma e purifica, che lava e riscatta.

"Come infatti la pioggia e la neve
scendono dal cielo e non vi ritornano
senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme al seminatore
e pane da mangiare,
così sarà della parola
uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata"
(Is 55,10-11).

 

Charles de Foucauld

Se la vita contemplativa fosse solo possibile dietro le mura di un convento o nel silenzio del deserto, dovremmo, per essere giusti, dare un piccolo convento ad ogni madre di famiglia e il lusso di un po' di deserto ad un povero manovale che è obbligato a vivere nel chiasso di una città per guadagnarsi duramente il pane".
(Charles de Foucauld)