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Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero»
Matteo 11, 28-30.
 

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Briciole di luce 08/2023

                                                   Vegliate!

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Vegliate in ogni momento pregando,
               perché abbiate la forza di sfuggire
                                       a tutto ciò che sta per accadere
                    e di comparire davanti al Figlio dell'uomo» (Lc 21,36)

Una Parola che ci lascia attoniti e nello stesso tempo ci sprona a vivere.

Come si può  vegliare in ogni momento pregando?

 «C’è un solo modo per rimanere vigilanti: pregare. La preghiera, dice Gesù, ci darà la forza di “andare oltre a tutte quelle cose che stanno per accadere”, e ci farà vedere con lo sguardo di Dio tutti gli avvenimenti per non essere colti dalla paura» (Diocesi di Padova).

Ripetutamente,  nel Vangelo, Gesù ci avverte: vegliate!
Vegliare è  attendere. 

Tutto è attesa. "Anche il grano attende, anche la pietra attende"(David MariaTuroldo).

Vegliare è vivere con attenzione.
Attenzione alla Parola, a tutto ciò che ci circonda, in particolare agli altri, alle varie povertà.

Vegliare è  un po' come guardare nel buio, accorgersi di un'aurora, di un qualcosa di nuovo che nasce. Forse di uno spiraglio di pace.

Vegliare è vivere attenti al cuore:

 «La più grave epidemia moderna è la superficialità» (R. Panikkar).

In particolare l'attesa ci chiama ad un «oltre»: «Vegliate... per essere in grado di comparire davanti al figlio dell'uomo».

 

                                                                                                     
                      

 

Giuseppe Maria 6

Dio non forza nessuno ad amarlo. Egli mi ama, e basta. Mi ama persino se non credo in Lui. Mi cerca quando io non lo cerco. Mi parla quando io non lo ascolto. Mi cura quando io non voglio essere curato. In una parola: mi ama di amore infinito.
(Padre Giuseppe Maria, 25 febbraio 1972)