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Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero»
Matteo 11, 28-30.
 

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Briciole di luce 3/2021

Come bimbi in braccio alla madre 

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madre bimbo

I salmi sono gioielli che ci insegnano a pregare, a vivere; anche Gesù e Maria li hanno pregati. Quanti santi hanno pregato i salmi! Essi cantano ciò che il Padre - che è padre e madre - vuole sentir cantare da noi nella vita; ma ce n’è uno che magistralmente canta l’abbandono totale in Dio, come bambini. Eccolo:

Signore, non si esalta il mio cuore
né i miei occhi guardano in alto;
non vado cercando cose grandi
né meraviglie più alte di me.

Io invece resto quieto e sereno:
come un bimbo svezzato in braccio a sua madre,
come un bimbo svezzato è in me l'anima mia.

Israele (ciascuno di noi) attenda il Signore,
da ora e per sempre. (131/130)


Anche Maria, all'annuncio dell'Angelo, si è abbandonata, ha detto “Eccomi! Sì”. E da quel “sì” è nato Gesù.
Noi pure possiamo diventare madri di Gesù. L’ha detto Lui nel Vangelo di Marco 3,34-35: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre».

Ecco, anche noi possiamo far nascere Gesù attorno a noi ogni giorno, fino all'ultimo giorno della nostra vita.

Come gli angeli volare
eternamente
immobili dentro il tuo gorgo
e contemplare i tuoi occhi.
Ancor più, ancor più e sempre,
o Dio, o Amato,
in ogni cosa piacerti!
Sensi di fanciullo ti chiedo,
di farmi interiore e mite,
e taciturno nella tua pace.
E di possedere un cuore chiaro.
(David Maria Turoldo).

Benedetto XVI

Ecco scatenarsi nel mare una tempesta così violenta che la barca era ricoperta dalle onde; ed egli dormiva. Allora, accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed egli disse loro: «Perché avete paura, uomini di poca fede?» (Matteo 8, 24-26). La fede nella Provvidenza ... non dispensa dalla faticosa lotta per una vita dignitosa, ma libera dall'affanno per le cose e dalla paura per il domani. 
(Benedetto XVI).