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Io sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me, e io in lui,
porta molto frutto,
perché senza di me
non potete far nulla
(Giovanni 15,5)

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Alla scoperta di un Tesoro   (Roberto Accamo)

«Ecco, Io sono con voi tutti i giorni,
fino alla fine del mondo».
Quelli che sono giudicati degni dell'altro mondo...
sono uguali agli angeli
ed essendo figli della risurrezione
sono figli di Dio...
Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi.
Luca 20, 35-38

Apro la Bibbia:

- Cercate dove si trova una donna che interroga i morti - disse Saul ai suoi servi.
- Ce n'è una a Endor - risposero... e Saul andò dall'indovina, di notte... e le disse:
- Fa le tue pratiche e fa venire il morto che ti dirò.
- Chi devo far venire?
- Samuele!...
- Vedo uno spirito che viene dalla terra,è vecchio, sta salendo... ha indosso un mantello.

Saul capì che era Samuele e Samuele parlò a Saul:
- Perchè mi hai disturbato per farmi salire da te?
- Sono disperato - rispose Saul... e la storia continua. (Primo libro di Samuele 28, 3).

***

Oggi dopo millenni la scena si ripete e la voce d'oltretomba si fa coro immenso: - Perchè ci disturbate...? e la risposta è lacerante:
- Siamo disperati! -
E' vero siamo disperati e vogliamo sapere! Dove andremo dopo la morte? Dove sono tutte quelle persone che abbiamo amato e ora scomparse?
- Non disturbateci!

E intanto però le persone che pretendono di conoscere il come mettersi in comunicazione con l'aldilà sono molte, ovunque le trovi e, se le cerchi e le paghi, soddisferanno la tua curiosità.

Curiosità, perché nonostante tutto si sente ancora la parola del dubbio: E' mai nessuno tornato? e la vita continua con le sue ambiguità, con le sue incertezze e le sue speranze e con le sue angosciose domande:... cosa c'è dopo quel drammatico momento che chiamiamo morte? Dove si va? Si passa ad altra esistenza o si finisce nel nulla? Sarà vero quel che si sente ancora dire da qualcuno che la vita continua e i morti risorgono? Nella nostra società secolarizzata, tecnica e scientifica si parla ancora della vita eterna e delle "ultime realtà"?

... l'orizzonte oggi cambia con quello che talvolta viene chiamato "il ritorno selvaggio del religioso". Mancano la giustizia, il lavoro e l'amore, ma più di tutto manca il significato di queste cose, il significato del vivere e del morire... l'uomo allora troppo spesso si volge verso espressioni primitive, talora pervertite che vanno dall'astrologia alla magia, dall'esoterismo alla gnosi e a una moltitudine di nuovi movimenti religiosi, a sette, a gruppi d'ispirazione lontanamente cristiana e a gruppi venuti dall'Oriente.

Vi si trovano tutte le gradazioni, da una ispirazione veramente religiosa al raggiro e allo sfruttamento degli ingenui. Un tale stato di cose non pu? non porre un problema radicale alle grandi Chiese.

Da parte cristiana diventa sempre più pressante l'esigenza di ricevere un annuncio credibile del mistero della vita eterna promessa all'uomo... Lo stordimento dei mass-media e della modernità non ci lascia più percepire quella voce che da secoli ci viene trasmessa come "buona e bella notizia" (Vangelo):

"Io sono la via, la verità la vita... chi crede in me vivrà". E mille altre cose belle che non riusciamo più a capire nel linguaggio con cui ci sono rappresentate...

"Siamo chiamati alla comunione con Dio e alla partecipazione della sua vita" per sempre! Sono piccoli accenni a un tesoro, nascosto per molti, e che oggi si potrebbe riscoprire. C'è stato UNO che si è disturbato a venirci a dire che cosa c'è di là: E'lo stesso Mistero di amore che ci ha creati e che ci attende:

IL CRISTO FIGLIO DI DIO, MORTO, RISORTO E VIVO.

(Cf. Padre Roberto Accamo OFM Cap, Briciole di Vita, Edizione fuori commercio a cura dei Padri Cappuccini di Pinerolo)

Benedetto XVI

Ecco scatenarsi nel mare una tempesta così violenta che la barca era ricoperta dalle onde; ed egli dormiva. Allora, accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed egli disse loro: «Perché avete paura, uomini di poca fede?» (Matteo 8, 24-26). La fede nella Provvidenza ... non dispensa dalla faticosa lotta per una vita dignitosa, ma libera dall'affanno per le cose e dalla paura per il domani. 
(Benedetto XVI).