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Io sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me, e io in lui,
porta molto frutto,
perché senza di me
non potete far nulla
(Giovanni 15,5)

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Farsi carne

E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi

(Giovanni 1,14)

Noi sentiamo in modo particolare l'invito lanciato dalla Lettera ai Filippesi:

                                                                      
                                                                              Gesù

... pur essendo di natura divina,
non considerò un tesoro geloso
la sua uguaglianza con Dio;
ma spogliò se stesso,
assumendo la condizione di servo
e divenendo simile agli uomini;
apparso in forma umana,
umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e alla morte di croce.
Per questo Dio l'ha esaltato
e gli ha dato il nome
che è al di sopra di ogni altro nome;
perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra;
e ogni lingua proclami
che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre (2, 6-11).


Facciamo nostro l'invito a vivere la PRESENZA.
Presenza a Dio e presenza al mondo.
Essere nel mondo, ma non "del mondo", lasciandoci sempre più plasmare dallo Spirito Santo nella conformità a Cristo, per amare cone Lui
"sino alla fine". 

 schegge radioattive della Sua luce!