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Io sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me, e io in lui,
porta molto frutto,
perché senza di me
non potete far nulla
(Giovanni 15,5)

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Fame di Dio

Ai nostri giorni, la malattia più terribile in occidente non è la tubercolosi o la lebbra, ma il fatto di sentirsi indesiderabile, non amato e abbandonato.

Sappiamo curare le malattie del corpo con la medicina, ma l'unico rimedio alla solitudine, allo smarrimento, alla disperazione, è l'amore. Molti muoiono sulla terra per mancanza di un pezzo di pane, ma più ancora, per mancanza di un po' di amore. 

La povertà in occidente è un'altra specie di povertà; non è soltanto una povertà di solitudine, ma anche di spiritualità. C'è una fame di amore come c'è una fame di Dio. (Santa Teresa di Calcutta).