DESERTO NELLA CITTA' |
Quando si parla di deserto, quando si dice che il deserto deve essere presente nella tua vita, non devi intendere solo la possibilità di andare nel Sahara ... È certo che non tutti possono procurarsi questo lusso o attuare praticamente questo distacco dal vivere comune. Non per tutti c'è la stessa via. E se tu non potrai andare nel deserto, devi però "fare il deserto" nella tua vita. |
Fare un po' di deserto, lasciare di tanto in tanto gli uomini, cercare la solitudine per rifare nel silenzio e nella preghiera prolungata il tessuto della tua anima, questo è indispensabile, e questo è il significato del "deserto" nella tua vita spirituale. |
Un'ora al giorno, un giorno al mese, otto giorni all'anno, per un periodo più lungo, se necessario, devi abbandonare tutto e tutti e ritirarti solo con Dio. Se non cerchi questo, se non ami questo, non illuderti; non arriverai alla preghiera contemplativa; perché essere colpevole di non volersi - potendo - isolare per gustare l'intimità con Dio, è un segno che manca l'elemento primo del rapporto con l'Onnipotente: l'amore. E senza amore non c'è rivelazione possibile. Ma il deserto non è il luogo definitivo; è una tappa. Perché, come ti dissi, la nostra vocazione è la contemplazione sulle strade. Lungo la via dobbiamo tornare dopo la pausa del deserto. (Cf. Carlo Carretto, Lettere dal deserto,http://www.atma-o-jibon.org/italiano3/piccoli_grandi_libri.htm) |