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Io sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me, e io in lui,
porta molto frutto,
perché senza di me
non potete far nulla
(Giovanni 15,5)

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Fuoco (di Blaise Pascal)

Il memoriale, testo che Pascal portava sempre con sé cucito nell’interno della giacca. Gli fu trovato addosso il giorno della sua morte.  

L’anno di grazia 1654. Lunedì 23 novembre, giorno di S.Clemente, papa e martire, e di altri del martirologio.  Vigilia di S.Crisogono martire e di altri. Dalle ore dieci e mezzo circa di sera fino a mezzanotte e trenta circa. 

Fuoco

“Dio d’Abramo, Dio d’Isacco, Dio di Giacobbe”  non dei filosofi e dei dotti.  Certezza. Certezza. Sentimento. Gioia. Pace.  Dio di Gesù Cristo  Deum meum et Deum vestrum.  “Il tuo Dio sarà il mio Dio”.  Oblio del mondo e di tutto fuorché di Dio.  Egli non si trova che per le vie insegnate dal Vangelo. Grandezza dell’anima umana.  “Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto”.  Gioia, gioia, gioia, lacrime di gioia.  Io me n’ero separato.  Dereliquerunt me fontem aquae vivae  “Mio Dio, mi abbandonerai?”.  Che io non ne sia separato in eterno.  “La vita eterna è questa: che conoscano te, solo vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo”:  Gesù Cristo!  Gesù Cristo!  Io me n’ero separato. Io l’ho fuggito, rinnegato, crocifisso.  Che non ne sia mai più separato. Egli non si conserva che per le vie insegnate dal Vangelo.  Rinuncia totale e dolce.  Sottomissione totale a Gesù Cristo e al mio direttore.  Eternamente in gioia per un giorno di esercizio sulla terra.

Non obliviscar sermones tuos. Amen.