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Io sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me, e io in lui,
porta molto frutto,
perché senza di me
non potete far nulla
(Giovanni 15,5)

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La preghiera, respiro della fede

Signore, aumenta la nostra fede!

Papa Francesco, nell'omelia del 6 ottobre 2013, commenta questo brano di Vangelo, "Tutti noi possiamo fare nostra questa invocazione. Anche noi come gli Apostoli diciamo al Signore Gesù: 'Accresci in noi la fede!'. Sì, Signore, la nostra fede è piccola, la nostra fede è debole, fragile, ma te la offriamo così com’è, perché Tu la faccia crescere".

"E il Signore ... risponde: 'Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: 'Sradicati e vai a piantarti nel mare', ed esso vi obbedirebbe'. Il seme della senape è piccolissimo - ha detto il Papa - però Gesù dice che basta avere una fede così, piccola ma vera, sincera, per fare cose umanamente impossibili, impensabili. Ed è vero! Tutti conosciamo persone semplici, umili, ma con una fede fortissima, che davvero spostano le montagne!

Pensiamo, per esempio, a certe mamme e papà che affrontano situazioni molto pesanti; o a certi malati, anche gravissimi, che trasmettono serenità a chi li va a trovare. (...). Quanta gente tra noi ha questa fede forte, umile, e che fa tanto bene!".

"In questo mese di ottobre - ha proseguito il Papa - che è dedicato in particolare alle missioni, pensiamo a tanti missionari, uomini e donne, che per portare il Vangelo hanno superato ostacoli di ogni tipo, hanno dato veramente la vita (...). Questo però riguarda tutti: ognuno di noi, nella propria vita di ogni giorno, può dare testimonianza a Cristo, con la forza di Dio, la forza della fede. La fede piccolissima che noi abbiamo, ma che è forte! (...) E come attingiamo questa forza? La attingiamo da Dio nella preghiera. La preghiera è il respiro della fede: in un rapporto di fiducia, in un rapporto di amore, non può mancare il dialogo, e la preghiera è il dialogo dell’anima con Dio".