Briciole di luce 02/2024
Quaresima è gioia
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Lo Spirito lo sospinse nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni,
tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea,
proclamando il vangelo di Dio, e diceva: "Il tempo è compiuto
e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo" (Marco 1,12-15)
Nel deserto di pietre Gesù vince le tentazioni e ci dona occhi nuovi per vedere la vita.
Gesù parte dal deserto, dalla sete, dalla solitudine per entrare nelle nostre solitudini, nelle nostre fatiche. Quaranta giorni è un tempo simbolico che abbraccia tutta la vita di Gesù. In questo luogo di morte il Messia è tentato di tradire la sua missione: preferire il suo successo personale alla salvezza dell’uomo.
Gesù resiste: in quel deserto sbucano bestie selvatiche e presenze luminose di angeli a rischiarare le notti. Da quando Gesù lo ha abitato, il deserto è benedetto da Dio. Il regno di Dio germoglia la vita, è risurrezione di persone disfatte e ferite, una buona notizia che sboccia tra le pietre delle nostre tristezze.
Dio è vicino: convertitevi e credete nel Vangelo. Credete nell’amore.
Ciò che converte il cuore dell’uomo è sempre una promessa di più gioia, di più vita. È una parola nuova!
Il Regno di Dio è il mondo come Dio lo sogna, e si è fatto vicino da quando Dio è venuto ad abitare, con amore, il nostro deserto. Gesù viene per annunciare, viene come il messaggero di una novità straordinariamente promettente. Il suo annuncio è un ‘sì’, e non un ‘no’: è possibile per tutti vivere meglio, vivere una vita buona come la sua.
E non basta lo sforzo, devi prima conoscere la bellezza di ciò che sta succedendo, la grandezza di un dono che viene da fuori di te. E questo dono è Dio stesso, che è vicino, che è dentro di te, mite e possente energia dentro il mondo, il cui scopo è farti diventare il meglio di ciò che puoi diventare.
(liberamente tratto da; Ermes Ronchi, www.avvenire.it).