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Io sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me, e io in lui,
porta molto frutto,
perché senza di me
non potete far nulla
(Giovanni 15,5)

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Briciole di luce

C'è silenzio e silenzio

C'è un silenzio che fa paura: il silenzio di Dio. E’ solo un silenzio apparente perché Lui non tace, parla sempre. Sono i nostri ricettori che non fun-zionano, imbrigliati come sono nel nostro chiasso, nella nostra indifferenza, nella convinzione di po-ter star bene senza di Lui. Il tutto condito da pre-giudizi, convinzioni erronee, bufale insomma.
C'è chi crede in Dio, ma c'è chi non gliene importa nulla. Si vive bene lo stesso, così sembra. C'è an-che chi ha perso l'udito; costui non può percepire la voce di colui che la fede chiama il Verbo, la Parola, pur essendo egli tanto vicino da farsi uno di noi per indicare e accompagnare il cammino ver-so il nostro domani.
L'uomo crede di poter fare a meno di Gesù e si trova così schiavo di mille idoli: prepotenza, de-naro, violenza, confusione.
Siamo tutti in ricerca, pellegrini dell'assoluto e del "senso". Soltanto con questa tensione in-teriore si può vivere ancora.
Si può ancora dire che la vita è bella se la vediamo in questa luce, se non è spenta in noi la sete di bellezza e di verità, cioè di significato.
Cercatori di "senso".

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Santa Teresa di Lisieux

Compresi e conobbi che l'amore abbraccia in sé tutte le vocazioni, che l'amore è tutto, che si estende a tutti i tempi e a tutti i luoghi, in una parola, che l'amore è eterno.
(S.Teresa del Bambino Gesù e del Volto Santo).