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Io sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me, e io in lui,
porta molto frutto,
perché senza di me
non potete far nulla
(Giovanni 15,5)

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Cohèlet (3,2-9) alla luce del Nuovo Testamento
Rocco Quaglia


Per ogni cosa Dio ha stabilito un tempo
per nascere in Cristo (Eb 3,7), e per morire a sé stessi (Rm 12,1),
per piantare il germoglio del Signore (Is 4,2), e per sradicare la radice amara (Eb 12,15),

 per uccidere la carne (Rm 8,13), e per guarire l’anima (Sal 107,20),
per demolire il tempio degli idoli (Nm 33,52), e per ricostruire il tempio dello Spirito (1Cor 6,19),
per piangere su Gerusalemme (Lc 19,41), e per ritornare da Babilonia (Ap 18,4),
per addolorarsi sul Golgota (Gv 19,25), e per danzare sul Tabor (Mt 17,4),
per gettare via le vecchie pietre (Mt 24,2), e per raccoglierne di nuove (1Pt 2,5),
per abbracciare i piedi del Signore (Lc 7,45), e per astenerci dal trattenerli (Gv 20,17),
per cercare il primo amore (Ap 2,4), e per perdere la propria vita (Mt 16,25),
per conservare quel che era dal principio (1Gv 1,1), e per liberarci del mondo (Gal 6,14),
per stracciare il vecchio cuore (Gi 2,13), e per averne uno nuovo (Ez 18,31),
per tacere come Gesù (Mt 27,12), e per parlare come Gesù (Gv 7,46),
per amare il bene (3Gv 11), e per odiare il male (Sal 97,10),
per combattere il buon combattimento (2Tim 4,7), e per accogliere la nostra pace (Ef 2,14),
allora, tutto il resto sarà polvere, e vanità, e triste follia.

Abbreviazioni bibliche
Ap Apocalisse
1Cor Prima lettera ai Corinzi
Eb Lettera agli Ebrei
Ef Lettera agli Efesini
Ez Ezechiele
Gal Lettera ai Galati
Gi Gioele
Gv Giovanni
1Gv Prima lettera di Giovanni
3Gv Terza lettera di Giovanni
Is Isaia
Lc Luca
Mt Matteo
Nm Numeri
1Pt Prima lettera di Pietro
Rm Lettera ai Romani
Sal Salmi
2Tim Seconda lettera a Timoteo

Giovanni Ferretti 1

Nell'areopago post-moderno, che vede la diffusione di forme di ontologia debole e di etiche del finito, la teologia cristiana non può certamente adattarsi a pensare Dio come finito e impotente ... ma certamente è provocata a pensare in forme nuove la trascendenza dell'essere infinito, assoluto e onnipotente di Dio non più in termini di potenza che s'impone e può fare tutto ciò che vuole, bensì come trascendenza dell'Amore che si offre gratuitamente alla libera accettazione dell'uomo perché egli viva in pienezza la sua capacità di amare.
(Tratto da “Il difficile compito” di Giovanni Ferretti)