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Io sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me, e io in lui,
porta molto frutto,
perché senza di me
non potete far nulla
(Giovanni 15,5)

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Vangelo di Marco 6

Gesù a Nazaret

4 E diceva loro Gesù: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e tra i suoi familiari e in casa sua».

5 E non poteva fare là nessuna (opera di) potenza, se non a pochi malati, avendo imposto le mani, (li) guarì;

 La missione dei dodici

E percorreva i villaggi circostanti insegnando.

9 ma calzati di sandali e non avendo indosso due tuniche.

10 E diceva loro: «Qualora entriate in una casa, lì rimanete finché usciate di là.

11 E se in un luogo qualcuno non vi riceva, né vi ascolti, allontanandovi di là, scuotete il fango di sotto i vostri piedi in testimonianza per loro».

12 Ora, essendo usciti, predicarono affinché cambiassero sentimento,

13 e scacciavano molti sovrumani, e ungevano con olio molti malati e guarivano.

 Giovanni l’immergente

14 E udì il re Erode, infatti il suo nome divenne noto, e diceva: «Giovanni l’immergente è risorto dai morti, e per questo sono attive le potenze in lui».

15 Altri invece dicevano: «È Elia»; altri ancora dicevano: «(È) un profeta come uno dei profeti».

16 Ma, avendo udito, Erode diceva: «Quel Giovanni che io decapitai, questi è risorto».

17 Erode stesso, infatti, avendo inviato, si impadronì di Giovanni e lo incatenò in prigione a motivo di Erodiade, la moglie di Filippo, suo fratello, perché la prese in moglie;

18 Diceva, infatti, Giovanni ad Erode: «Non ti è permesso avere la moglie di tuo fratello».

19 Ora Erodiade aveva rancore con lui e voleva ucciderlo, e non poteva.

20 Erode, infatti, temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e lo custodiva, e avendolo ascoltato era molto in imbarazzo e l’ascoltava volentieri.

21 E, venuto il giorno favorevole, quando Erode offrì una cena, per il suo compleanno, ai suoi più grandi e agli ufficiali e ai primi della Galilea,

22 ed entrata la figlia della stessa Erodiade, e avendo danzato, piacque a Erode e ai commensali. Disse il re alla fanciulla: «Chiedimi quello che desideri, e ti darò».

23 E le giurò molte cose: «Quello che mi chiedi ti darò, fino alla metà del mio regno».

24 Ed essendo uscita, disse a sua madre: «Che cosa chiedo?». Ella allora disse: «La testa di Giovanni l’immergente».

25 Ed essendo entrata subito in fretta presso il re, chiese dicendo: «Desidero che (tu) subito mi dia, su un piatto, la testa di Giovanni l’immergente».

26 E (pur) essendo diventato tristissimo, il re, per i giuramenti e per i commensali, non volle operare con inganno contro di lei.

27 E subito il re, avendo inviato una guardia del corpo, comandò di portare la sua testa. E (quegli), essendo andato, lo decapitò nella prigione,

28 e portò la sua testa su un piatto, e la diede alla fanciulla, e la fanciulla la diede a sua madre.

29 e, avendo udito, i suoi discepoli vennero e portarono via il suo cadavere e lo posero in una tomba.

 Gesù con i discepoli

 30 E si raccolgono gli inviati presso Gesù, e gli annunciano tutte quante le cose che avevano fatto e quante cose avevano insegnato.

31 E dice loro: «Venite voi in disparte, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Infatti molti erano coloro che venivano e che andavano, e neppure avevano tempo di mangiare.

32 E se ne andarono con la barca in un luogo deserto, in disparte.

 Moltiplicazione dei pani

 33 E molti li videro che si ritiravano e compresero, e a piedi corsero insieme là da tutte le città e li precedettero.

34 Ed essendo smontato, vide una gran folla, e sentì compassione per loro, perché erano come pecore che non avevano pastore, e cominciò a insegnare loro molte cose.

35 E essendo divenuto già giorno avanzato, essendosi avvicinati a lui i suoi discepoli, dicevano: «Il luogo è deserto, e il giorno (è) già avanzato;

36 lasciali andare, affinché essendo andati per i campi intorno e per i villaggi comprino (qualcosa) per loro (e) mangino.

37 Ora egli, rispondendo, disse loro: «Date loro voi da mangiare». E gli dicono: «(Pur) essendo andati, compriamo pani per duecento denari e diamo loro da mangiare?»

38 Ma egli dice loro: «Quanti pani avete? Andate, vedete». E avendo saputo, dicono: «Cinque pani e due pesci».

39 E comandò loro di farli distendere tutti, a gruppi di convitati, sull’erba tenera;

40 E si adagiarono ad aiuole per cento e per cinquanta.

41 E, avendo preso i cinque pani e i due pesci, avendo sollevato gli occhi verso il cielo, elogiò e spezzò i pani e (li) dava ai suoi discepoli, perché (li) mettessero innanzi a loro, e distribuì i due pesci a tutti.

42 E mangiarono tutti e furono sazi;

43 e portarono via dodici ceste piene di pezzetti, e anche dai pesci.

44 E coloro che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini.

                    Gesù sul monte                

 45 E subito costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e ad andare avanti nella parte opposta verso Betsaida, mentre egli lascia andare la folla.

46 Ed essendosi separato da loro, andò sul monte a pregare.

 Gesù sul mare

 47 Ed essendosi fatto tardi, la barca era in mezzo al mare, ed egli solo sulla terra.

48 E, avendo visto che essi erano provati nell’avanzare, infatti il vento era loro di fronte, intorno alla quarta vigilia della notte viene verso di loro, camminando sul mare; e voleva passare oltre loro.

49 Or essi, avendolo visto che camminava sul mare, pensarono: “È un fantasma”, e si misero a gridare.

50 tutti, infatti, lo videro e furono sconvolti. Ma egli subito parlò con loro, e dice loro: «Siate ardimentosi, io sono; non abbiate paura».

51E salì con loro nella barca, e cessò il vento. E in loro stessi erano oltre misura colti da stupore.

52 Non avevano, infatti, compreso (il fatto) dei pani, ma il loro cuore era indurito.

 I malati di Gennesaret

53 Ed essendo passati di là sulla terra, vennero a Gennesaret e approdarono.

54 Ed essendo essi smontati dalla barca, subito, avendolo riconosciuto,

55 percorsero tutta quella regione, e cominciarono a portare qua e là, sui letti, coloro che avevano dei mali, dove udivano che fosse.

56 E dove entrava, nei villaggi o nelle città o per le campagne, posavano gli ammalati nelle piazze, e lo esortavano, affinché almeno il lembo del suo mantello (li) toccasse; e quanti lo toccarono erano salvati.

 

Capitolo 7

 

Manaranche

Noi non crediamo per delle ragioni, ma abbiamo delle ragioni per credere.
(André Manaranche)