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Colui
che attesta queste cose
dice: "Sì, vengo presto!". 
Amen.
Vieni, Signore Gesù.
 (Apocalisse 22,20) 

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Vangelo di Marco 5

Il posseduto di Gherasa

1 Giunsero sulla parte opposta del mare, nella regione dei Gheraseni.
2 Ed essendo egli uscito dalla barca, subito dalle tombe gli si fece incontro un uomo con uno spirito impuro,
3 il quale aveva l’abitazione nelle tombe; e nessuno, neppure con una catena, poteva legarlo.
4 Infatti, era stato legato molte volte con ceppi e con catene, e le catene erano state da lui rotte, e i ceppi erano stati spezzati, e nessuno era forte da domarlo.
5 e per tutta la notte e durante il giorno, tra le tombe e per i monti, emetteva alte grida e si percuoteva con pietre.
6 Ora avendo visto Gesù da lontano, corse e si prostrò davanti a lui.
7 poi, avendo gridato a gran voce, dice: «Che cosa c’è tra me e te, Gesù figlio di Dio, l’Altissimo? Ti scongiuro per l’Iddio, non tormentarmi!1».
8 Gli diceva, infatti: «Esci spirito impuro dall’uomo!».
9 E gli domandava: «Quale nome ti è stato dato?». E gli dice: «Legione è il nome dato a me, perché siamo molti».
10 E lo supplicava molto affinché non li inviasse fuori della regione.
11 Vi era là, presso il monte, un grande branco di porci che pascolava;
12 e lo supplicarono dicendo: «Mandaci verso i porci, affinché entriamo in essi».
13 E lo concesse loro; ed essendo usciti, gli spiriti impuri entrarono nei porci, e il branco si precipitò giù dal precipizio fino al mare, erano circa duemila, e affogavano nel mare.
14 E i guardiani2 fuggirono e portarono la notizia in città e per i campi; e vennero a vedere in che cosa consiste3 l’accaduto.
15 E vengono verso Gesù, e osservano colui che era in balia del sovrumano,4 seduto, fornito di vesti e di sana mente, proprio quegli che aveva avuto la legione, e furono colti dal terrore.
16 E coloro che avevano visto narrarono loro che cosa avvenne a colui che era in balia del sovrumano e riguardo i porci.
17 E cominciarono a supplicarlo di andarsene dai loro confini.
18 E montando egli nella barca, colui che era stato in balia del sovrumano lo supplicava affinché potesse stare5 con lui.
19 E non lo permise, ma gli dice: «Va’ a casa tua dai tuoi, e annuncia loro quali cose il Signore ti ha fatto e come ebbe compassione di te».
20 E se ne andò e cominciò a predicare nella Decapoli quali cose Gesù gli fece, e tutti si meravigliavano.
Un capo dell’Adunanza
21 Ed essendo passato di là, Gesù, con la barca, di nuovo verso la riva opposta, si raccolse intorno a lui una grande folla, ed egli era presso il mare.
22 Viene uno dei capi dell’Adunanza, di nome Iáiro, e avendolo visto, cade ai suoi piedi,
23 e lo supplica molto dicendo: «La mia figlioletta è alla fine, vieni affinché, dopo essere venuto, tu le imponga le mani, perché sia salva e viva».
24 E Gesù andò con lui.

La donna dal flusso di sangue

E una gran folla lo seguiva, e lo comprimeva.
25 Ora una donna, che era in un flusso di sangue da dodici anni ˗
26 avendo molto sofferto sotto molti medici, e avendo speso ogni cosa da parte sua e non avendo in nessun modo tratto vantaggio, al contrario essendo giunta fino al peggio ˗
27 avendo udito di Gesù, essendo venuta nella folla da dietro toccò il suo mantello.6
28 Diceva, infatti: «Qualora tocchi almeno le sue vesti sarò salva».
29 E subito la fonte del suo sangue inaridì, e conobbe con il corpo che era guarita dal flagello.
30 E subito Gesù, avendo conosciuto in sé stesso che la potenza era uscita da lui, essendosi voltato nella folla diceva: «Chi toccò le mie vesti?».
31 E i suoi discepoli gli dicevano: «Vedi la folla che ti comprime, e dici: “Chi mi toccò?”».
32 E guardava intorno per vedere colei che aveva fatto questo.
33 Allora la donna, essendo spaventata e tremante, sapendo quello che le era avvenuto, venne e cadde supplichevolmente dinanzi a lui e gli disse tutta la verità.
34 Ora egli disse: «Figlia, la tua fiducia ti ha salvata; va’ in pace, e sii sana dal tuo flagello».
La figlia di Iáiro
35 Parlando egli ancora, vengono dall’(abitazione) del capo dell’Adunanza, dicendo: «La tua figlia è morta; perché molesti ancora il Maestro?».
36 Ora Gesù, avendo udito la parola che si diceva, dice al capo dell’Adunanza: «Non temere, solo abbi fiducia!».
37 E non permise che nessuno andasse con lui, se non a Pietro e a Giacomo e a Giovanni, il fratello di Giacomo.
38 E vengono alla casa del capo dell’Adunanza, e osserva lo strepito, e coloro che gemono, e coloro che urlano forte,
39 e essendo entrato, dice loro: «Perché fate strepito e piangete? La bambina non è morta ma dorme».
40 E lo deridevano. Egli allora, avendo fatto uscire tutti, prende con sé il padre della bambina e la madre e quelli che erano con lui, ed entra dove era la bambina;
41 e, avendo afferrato la mano della bambina, le dice: «Talithà cum!», che tradotto è «Fanciulla, dico a te, sorgi!».
42 E subito la fanciulla si alzò e camminava; infatti, era di dodici anni. E uscirono fuori di mente per il grande delirio.
43 E ordinò loro con forza affinché nessuno sapesse questo, e disse che le fosse dato da mangiare.

Nota
1 Lett. «Non mi provare alla pietra di paragone». L’uomo nasce con una statura spirituale da raggiungere e con un compito da svolgere, perciò ogni uomo sarà provato alla pietra di paragone che è l’uomo Gesù. Compito di ogni cristiano è raggiungere l’altezza della statura perfetta di Cristo (Ef 4,13). Anche gli angeli sono stati creati con riferimento a un modello e per un compito; il loro tormento deriva dal confronto tra ciò che sono diventati e chi avrebbero dovuto essere.
2 Lett. “I pascolanti”.
3 Lett “è”.
4 L’indemoniato.
5 Lett “fosse”.
6 Si tratta della veste esterna, prob. lo scialle di preghiera.

Capitolo 6

Giovanni Ferretti 1

Nell'areopago post-moderno, che vede la diffusione di forme di ontologia debole e di etiche del finito, la teologia cristiana non può certamente adattarsi a pensare Dio come finito e impotente ... ma certamente è provocata a pensare in forme nuove la trascendenza dell'essere infinito, assoluto e onnipotente di Dio non più in termini di potenza che s'impone e può fare tutto ciò che vuole, bensì come trascendenza dell'Amore che si offre gratuitamente alla libera accettazione dell'uomo perché egli viva in pienezza la sua capacità di amare.
(Tratto da “Il difficile compito” di Giovanni Ferretti)