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Io sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me, e io in lui,
porta molto frutto,
perché senza di me
non potete far nulla
(Giovanni 15,5)

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Vangelo di Marco 1

Principio della Buona Notizia

1 Principio del lieto messaggio di Gesù Unto, [Figlio di Dio].

2 Com’è stato scritto in Isaia il profeta:

            Vedi! Invio il mio messaggero davanti al tuo volto,

            il quale preparerà la tua via.

3 Voce di uno che grida nel deserto:

            Preparate la via del Signore,

            fate diritte le sue strade.

 

Giovanni l’Immergente

4 Apparve Giovanni, colui che immergeva, nel deserto, predicando un’immersione di cambiamento del sentimento per il proscioglimento degli errori.

5 Uscì verso di lui tutta la regione della Giudea e tutti i Gerosolomitani, ed erano immersi da lui nel fiume Giordano, riconoscendo i propri errori.

6 Giovanni era vestito di pelo di cammello e di una cintura di pelle intorno al suo fianco, mangiando locuste e miele selvatico.

7 E predicava dicendo: «Viene, dopo di me, chi è più forte di me, del quale non sono degno, chinatomi, di sciogliere le strisce di cuoio dei suoi calzari;

8 io vi immersi con acqua, ma egli vi immergerà in Spirito Santo.

 

Immersione di Gesù

9 E avvenne in quei giorni che Gesù venne da Nazaret della Galilea e fu immerso nel Giordano da Giovanni.

10 E subito, salendo dall’acqua, vide dividersi i cieli e lo Spirito, come una colomba, scendente su di lui.

11 E una voce venne dai cieli: «Tu sei il Figlio mio, l’amato, in te mi allietai».

 

La tentazione di Gesù

12 E subito lo Spirito lo sospinge verso il deserto.

13 Era nel deserto, per quaranta giorni messo alla prova dall’Avversario, ed era con le bestie selvatiche, e i Messaggeri lo servivano.

 

Gesù in Galilea

14 Poi, dopo che Giovanni fu consegnato, venne Gesù nella Galilea, predicando il lieto messaggio di Dio,

15 dicendo: «Si è adempiuto il momento favorevole, e si è avvicinato il Regno di Dio; cambiate sentimento e abbiate fiducia nel lieto messaggio.

 

Primi discepoli

16 Passando presso il mare della Galilea, vide Simone e Andrea, il fratello di Simone, che gettavano le reti nel mare. Infatti erano pescatori.

17 Disse loro Gesù: «Suvvia! Dietro a me, e vi farò diventare pescatori di uomini».

18 E subito, avendo lasciato perdere le reti da pesca, lo seguirono.

19 Andato poco avanti, vide Giacomo, quello di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, anch’essi nella barca, mentre rimettevano in ordine le reti da pesca,

20 Subito li chiamò. (Quelli), avendo lasciato perdere il loro padre Zebedeo nella barca con i salariati, gli andarono dietro.

 

Gesù in Cafarnao

21 Entrarono in Cafarnao. E subito, di sabato, entrato nell’adunanza, insegnava.

22 Erano sbalorditi per il suo insegnamento, poiché stava insegnando loro come chi aveva autorità e non come i grammatici.

23 Subito, (ecco) un uomo con uno spirito impuro era nella loro adunanza, e gridò

24 dicendo: «Che cosa (viene) a noi e a te, Gesù Nazareno? Sei venuto per mandarci in rovina? So chi sei tu, il santo di Dio».

25 Gesù gli ordinò dicendo: «Taci, ed esci da lui!».

26 E lo spirito impuro, straziandolo e urlando con gran voce, uscì da lui.

27 Tutti furono colti da stupore, tanto da interrogarsi l’un l’altro dicendo: «Che cos’è questa cosa? Un nuovo insegnamento (dato) con autorità. Comanda agli spiriti impuri, e gli ubbidiscono».

28 Subito si divulgò l’udir dire di lui ovunque, in tutta (la regione) circostante la Galilea.

 

La suocera di Pietro

29 Usciti dall’adunanza, subito vennero alla casa di Simone e Andrea con Giacomo e Giovanni.

30 Ora la suocera di Simone giaceva febbricitante, e subito gli parlarono di lei.

31 Avvicinatosi, la sollevò, impadronendosi della mano; la febbre la lasciò, e (lei) li serviva.

 

Gesù guarisce

32 Fattosi sera, quando il sole tramontò, gli portavano quelli che avevano male e gli indemoniati;

33 Tutta la città era radunata presso la porta.

34 Guarì molti che avevano male per diverse malattie, e scacciò molti demòni, e non lasciava parlare i demòni, perché lo conoscevano.

 

Gesù per la Galilea

35 Al mattino, ancora notte, alzatosi, uscì e se ne andò fino a un luogo deserto e lì pregava.

36 Gli corse dietro Simone e quelli (che erano) con lui

37 e lo trovarono e gli dicono: «Tutti ti cercano».

38 Dice loro: «Andiamo in un altro luogo verso i villaggi immediatamente dopo, affinché predichi anche là; per questo, infatti, sono uscito».

39 E andò predicando nelle loro adunanze per tutta la Galilea e scacciando i demòni.

 

Guarigione di un lebbroso

40 Si avvicina a lui un lebbroso, supplicandolo e prostrandosi e dicendogli: «Se (lo) desideri, puoi purificarmi».

41 Mosso a compassione, distesa la mano, lo toccò e gli dice: «Lo desidero, sii puro!»

42 E subito la lebbra se ne andò da lui, e fu purificato.

43 Avendolo rimproverato, subito lo scacciò,

44 e gli dice: «Guarda di non dire niente a nessuno, ma va’, mostrati al sacerdote e offri per la tua purificazione le cose che Mosè comandò, per testimonianza a loro».

45 Or quello, uscito, cominciò a predicare molte cose e a divulgare (l’accaduto), tanto da non poter egli (Gesù) più entrare apertamente in città, ma era fuori in luoghi deserti; e venivano a lui da tutte le parti.

 

Brevi note
v.1. Il lieto messaggio era quello che il messaggero portava in città, dopo la battaglia, per annunciare la vittoria sui nemici; i vangeli riferiscono dunque la bella notizia della vittoria riportata da Gesù sul principe di questo mondo e sulla morte. Si tratta di una vittoria unica ed eterna per tutti gli uomini. Gesù è indicato come Cristo, cioè come “l’Unto del Signore”; egli è, pertanto, sacerdote, re e profeta per tutti coloro che accolgono il suo messaggio.

 

v.10. Noè mandò fuori dell’arca la colomba per sapere se le acque del diluvio si erano ritirate. Soltanto la terza volta, la colomba non fece più ritorno (Gen 8,12), poiché le acque erano asciugate sulla terra. Idealmente la colomba richiama lo Spirito di Dio che «aleggiava sulla superficie delle acque» (Gen 1,2). Partita dunque dall’arca, ecco la colomba apparire su Gesù, il secondo Adamo. Finalmente ha trovato ove posare “la pianta del suo piede”. La terra in ebraico si dice adamàh, da dove è stato tratto Adam. Gesù, infatti, è l’unico uomo emerso dalle acque del Giordano, immagine del diluvio.

 

v.16. I primi salvati sono tratti dal mare, ancora una volta simbolo del diluvio. Il compito di ogni cristiano – pescatore di uomini – è trarre in salvo chi è ancora sepolto sotto le acque del giudizio. L’immersione o battesimo, più che la morte in Cristo, rappresenta la risurrezione con Cristo.

 

v.20. Gesù è colui che ci porta a scoprire il vero Padre, che è nei cieli. La chiamata di ognuno di noi non è diversa da quella rivolta ad Abramo, che lo invitava a lasciare paese, famiglia e casa (Gen 12,1).

 

v.43. Gesù guarisce, ma poi rimprovera, anzi si sdegna con l’ex lebbroso, e lo scaccia. C’è sempre una responsabilità in quel che ci accade. Se non ne prendiamo coscienza, la nostra condizione potrebbe addirittura peggiorare dopo la guarigione.

  Capitolo 2

Giuseppe Maria 1

La pace e la gioia che Gesù ha promesso a chi lo ama, a chi si affida a Lui sono contagiose. Un cristiano vero non mostra una faccia triste ma gioiosa: sa di essere un figlio di Dio, amato. Il mondo ha bisogno di maestri, sì, ma che siano anche testimoni di quell'amore che Dio ha per tutti gli uomini e che ci ha fatto vedere in Gesù.
(P. Giuseppe Maria)