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Colui
che attesta queste cose
dice: "Sì, vengo presto!". 
Amen.
Vieni, Signore Gesù.
 (Apocalisse 22,20) 

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Francesco e Benedetto ci parlano della Lectio divina

"Lo studio della Sacra Scrittura dev’essere una porta aperta a tutti i credenti.

È fondamentale che la Parola rivelata fecondi radicalmente la catechesi e tutti gli sforzi per trasmettere la fede.

L’evangelizzazione richiede la familiarità con la Parola di Dio e questo esige che le diocesi, le parrocchie e tutte le aggregazioni cattoliche propongano uno studio serio e perseverante della Bibbia, come  pure ne promuovano la lettura orante personale e comunitaria.

Noi non cerchiamo brancolando nel buio, né dobbiamo attendere che Dio ci rivolga la parola, perché realmente «Dio ha parlato, non è più il grande sconosciuto, ma ha mostrato se stesso». Accogliamo il sublime tesoro della Parola rivelata".
(Papa Francesco, Evangelii Gaudium n. 175)

"Quale punto fermo della pastorale biblica, la lectio divina va ulteriormente incoraggiata, anche mediante l’utilizzo di metodi nuovi, attentamente ponderati, al passo con i tempi".
(Benedetto XVI Ai biblisti, 16.IX.2005). 

Giovanni Ferretti 1

Nell'areopago post-moderno, che vede la diffusione di forme di ontologia debole e di etiche del finito, la teologia cristiana non può certamente adattarsi a pensare Dio come finito e impotente ... ma certamente è provocata a pensare in forme nuove la trascendenza dell'essere infinito, assoluto e onnipotente di Dio non più in termini di potenza che s'impone e può fare tutto ciò che vuole, bensì come trascendenza dell'Amore che si offre gratuitamente alla libera accettazione dell'uomo perché egli viva in pienezza la sua capacità di amare.
(Tratto da “Il difficile compito” di Giovanni Ferretti)