home layout

 

Io sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me, e io in lui,
porta molto frutto,
perché senza di me
non potete far nulla
(Giovanni 15,5)

iscrizione newsletter

weblink

La devozione a Maria

Come San Francesco che «circondava di un amore indicibile la madre di Gesù, perché aveva reso nostro fratello il Signore della maestà» (Fonti Francescane 786), onoriamo la SS.ma Vergine Immacolata. 

«Secondo la dichiarazione di San Pio X   Maria  distributrice di tutte le grazie. È certo che ogni volta che parlo a Maria, Lei  mi sente.

Maria mi sente. Maria ci richiama la dolcezza «della cella del conoscimento di sé», in quel mondo strano in cui dobbiamo viverein interiorem hominem. È la frase intraducibile di Paolo: «vivere in dentro».

La fonte che disseta in eterno, il perché di ogni cosa nell’intimo dell’anima: è laconversatio in cœlis.

E non c’è pericolo di esaurimento, di stanchezza, di incertezza; una sete terribile del bello, del grande, del santo, di Gesù; una sete terribile che nessuna cosa terrena può placare.

Maria è al centro di questa vita. Ella si addentra nel mistero della Santissima Trinità sino ad esserne avvolta. La Madonnasi presenta così evanescente, misteriosa, dolcissimamente presente... «così buona, così bella... che si vorrebbe morire per non lasciarla più» (Bernardette Soubiroux).

La devozione a Maria deve essere così.

Sì, rosari, Ave Maria,  ma... di più, di più, di più: è l’incanto della vita che ci deve far vivere con Lei, sempre con Lei, nella stupenda cella del conoscimento di sé, in una amabilissima conversazione».(cfr. P. Giiuseppe Maria).