Santa Caterina Labouré e la medaglia miracolosa
La seconda apparizione [vedi prima apparizione di Santa Caterina Labouré ] ebbe luogo nel settembre successivo e la terza, la più importante, il 27 novembre. Suor Caterina era in chiesa e stava meditando quando le apparve la Vergine vestita di bianco. Caterina descrive così la Madonna: "Stava in piedi, la sua veste era di seta e di color bianco aurora... Dal capo le scendeva un velo bianco sino ai piedi. Aveva i capelli spartiti e una specie di cuffia con un merletto di circa tre centimetri di larghezza, leggermente appoggiato sui capelli. Il viso era abbastanza scoperto; i piedi poggiavano sopra un globo, o meglio, sopra un mezzo globo, o almeno io non ne vidi che una metà (in seguito Caterina dirà di aver visto anche un serpente di colore verdastro e chiazzato di giallo, sotto i piedi della Vergine).
Le sue mani, elevate all'altezza della cintura, mantenevano in modo naturale un altro globo più piccolo che rappresentava l'universo. Ella aveva gli occhi rivolti al cielo e il suo volto diventò risplendente, mentre presentava il globo a Nostro Signore.
Tutto ad un tratto le sue dita si ricoprirono di anelli, ornati di pietre preziose, le une più belle delle altre, le une più grosse e le altre più piccole, le quali gettavano dei raggi gli uni più belli degli altri, questi raggi partivano dalle pietre preziose; le più grosse mandavano raggi più grandi, e le più piccole raggi meno grandi, sicché tutta se ne riempiva la parte inferiore, e io non vedevo più i suoi piedi...Alcune pietre preziose non mandavano raggi…‘Queste pietre che restano in ombra rappresentano le grazie che ci si dimentica di chiedermi’ mi disse la Vergine.
Mentre io ero intenta a contemplarla, la Santissima Vergine abbassò gli occhi verso di me e intesi una voce che mi disse queste parole ‘Questo globo che vedete rappresenta tutto il mondo, in particolare la Francia ed ogni singola persona’... E la Vergine Santissima aggiunse ‘Sono il simbolo delle grazie che io spargo sulle persone che me le domandano’…In quel momento… ecco formarsi intorno alla Santissima Vergine un quadro piuttosto ovale, sul quale in alto, a modo di semicerchio dalla mano destra alla sinistra di Maria, si leggevano queste parole scritte a lettere d'oro ‘O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi’.
Allora si fece sentire una voce che mi disse: ‘Fate coniare una medaglia su questo modello. Tutte le persone che la porteranno riceveranno grandi grazie, specialmente portandola al collo; le grazie saranno abbondanti per le persone che la porteranno con fiducia’. All'istante mi parve che il quadro si voltasse e io vidi il rovescio della Medaglia. Vi era la lettera M sormontata da una croce senza crocifisso che aveva come base la lettera I. Più sotto poi vi erano due cuori, uno circondato da spine, l'altro trapassato da una spada. Dodici stelle infine circondavano il tutto. Poi tutto scomparve, come qualcosa che si spegne, ed io sono rimasta ripiena non so di che, di buoni sentimenti, di gioia, di consolazione".
Questi simboli della medaglia hanno ovviamente un significato ben preciso: la lettera M è l’iniziale del nome Maria, la lettera I è l’iniziale del nome Iesus (Gesù). Il cuore circondato da spine è quello di Gesù; l'altro, trapassato da una spada, è quello di Maria.
Caterina obbedendo alla richiesta della Madonna di far coniare la medaglia ne parlò con i suoi superiori, ma questi inizialmente non la presero sul serio.
Nel dicembre successivo, nel corso di un’altra apparizione, Caterina ricevette nuovamente l’ordine di far coniare la medaglia, cosa che avvenne due anni dopo, quando l’arcivescovo di Parigi, Monsignor De Quelen, ne diede l’autorizzazione. I primi 1500 esemplari furono coniati il 30 giugno 1832 e i prodigi ottenuti furono subito così numerosi che la medaglia fu detta "miracolosa".
Nelle sue apparizioni la Madonna aveva chiesto anche la creazione dell’Associazione delle Figlie di Maria Immacolata, che avvenne nel 1836.
Tra i fatti più notevoli relativi alla "medaglia miracolosa" c’è la conversione dell’ebreo Alphonse de Ratisbonne (1812-1884), avvocato e banchiere molto ostile al cristianesimo, che si trovava a Roma per motivi di salute. Il 20 gennaio del 1842 andò a visitare la chiesa di Sant’Andrea delle Fratte, e alzando gli occhi verso un altare dove si stavano facendo i preparativi per un funerale, vide la Vergine Maria, così come è rappresentata nella medaglia fatta coniare da Caterina Labouré. Ratisbonne redasse una memoria di quanto aveva visto e la depositò al vicariato di Roma. Il cardinale vicario Patrizi raccolse questa e altre testimonianze e il 3 giugno dello stesso anno rese pubblico un documento in cui si affermava l’autenticità del "prodigioso avvenimento ".
Ratisbonne si convertì e nel 1847 fu ordinato sacerdote. Fu prima gesuita, poi membro dei "sacerdoti di Nostra Signora di Sion ". Di questa congregazione fondò una sede in Palestina.
Tratto da http://profezie3m.altervista.org/ptm_ruedubac.htm