home layout

 

Io sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me, e io in lui,
porta molto frutto,
perché senza di me
non potete far nulla
(Giovanni 15,5)

iscrizione newsletter

weblink

Padre Giuseppe Maria. Un frate che guardava lontano

1945. La guerra è finita. Una nuova primavera pare avvolgere ogni cosa. Il 2 agosto un piccolo gruppo di giovani sale l’erta di Sant’Orso di  Piasco (Cuneo) sotto una pioggia battente.
Sono animate dal giovane Padre cappuccino Giuseppe Maria da Torino (al secolo Luciano Borgia 1913-1990): ha appena 32 anni, ma un coraggio da leone e una fede da spostare le montagne.

Sta per nascere un’avventura di fede e di amore destinata a rivivere nel futuro …

Padre Giuseppe Maria ha notato che - allora come oggi – il mondo giovanile, e non solo, è allo sfascio. Cosa fare?

Spinto dallo Spirito, raccoglie alcune giovani che gioiosamente andranno a vivere in quartieri popolari, viaggiando gomito a gomito sui mezzi pubblici per recarsi al lavoro - qualsiasi lavoro o professione -, ma portando in cuore un ideale immenso: annunciare il Vangelo nei luoghi più impensati, parlare di Gesù dove non se ne parlò mai, perché, questa è l’intuizione di Padre Giuseppe Maria:

«Gesù non è amato perché non è conosciuto».

Per realizzare questo sogno, fonda L'Istituto Secolare Santa Maria degli Angeli, di spiritualità francescana.

Passano gli anni, anni di povertà e di duro lavoro, a volte di fame, fatiche, studio di teologia, tutto accompagnato da intensa preghiera e dedizione di vita.

San Francesco è inesauribile, continua a rivivere nei secoli … e il sogno del cappuccino irrequieto si realizza a poco apoco …

Padre Giuseppe Maria usa qualsiasi mezzo, anche i più moderni – oggi non si lascerebbe scappare Internet - per far conoscere e amare Gesù, specialmente da coloro che, «vivendo e morendo senza Dio in questo mondo, sono esposti alla disperazione finale» (Concilio Vaticano II, Costituzione Dogmatica Lumen Gentium n. 16).

Fino alla fine quando, dopo anni di silenzio e immobilità fisica, configurato al Cristo sulla croce, si spegne a Verzuolo nell’agosto del 1990.

Lo Spirito continua a “soffiare”con il suo alito leggero: tocca a noi intercettarlo e lasciarsi portare dal Vento …

Come San Francesco che, morente sul suo umile giaciglio, dice: «Io ho fatto la mia parte, la vostra Cristo ve la insegni!» (Fonti Francescane n. 1239), pare di sentire il Padre che ci interpella:«Io ho fatto la mia parte... Ora tocca a voi!»

Il nostro Movimento intende raccogliere da lui l'ispirazione missionaria e spirituale che da sempre bruciava nel suo cuore.